Padrona solo a metà del proprio destino, la Mens Sana sapeva di aver bisogno del risultato giusto da Tortona-Agropoli, e invece è arrivato quello sbagliato. Con una partita straripante e pazza contro una squadra come Biella che si giocava tutto (e ha dei problemi se se lo è giocato così: infatti va a casa), la Mens Sana le sue risposte le ha date. Forti, anche senza DiLiegro, la cui spalla sarà più importante ai playoff di quanto sarebbe stata con Biella. Forti, dopo la bruttezza delle ultime due prestazioni esterne (che richiedeva una risposta), almeno una delle quali è costata il fattore campo (poi in un anno gli episodi su cui aver rimpianti sono tanti, ma oggettivamente sono tanti anche quelli in cui poteva andare peggio).
Il nome di Imola riporta alla mente quella Benati Imola che in altre ere della storia della Mens Sana è stata uno snodo cruciale. Riporta alla mente un ex come Michele Maggioli. Riporta alla mente una trasferta di distanza molto più abbordabile di altre chr potevano capitare. Intanto oggi Imola è l'unico orizzonte della stagione della Mens Sana, trampolino o capolinea, avanti l'una contro l'altra finché una delle due non vincerà tre volte, mandando l'altra a casa.
In casa sua Imola ha vinto undici partite, perdendo invece con Ravenna, Mantova, Brescia e Roseto (per dire chi bisogna emulare se si vuole andare avanti). Ha nella guardia Karvel Anderson uno dei più forti giocatori dal campionato, con un eccellente spalla tra i lunghi nell'altro americano Leonard Washington. Tutto gira intorno a loro, ai veterani Patricio Prato e Michele Maggioli, e uomini in rampa di lancio come Norman Hassan e Gherardo Sabatini, più l'ex Virtus Siena Francesco Amoni, e in panchina quel Ticchi che è il profeta italiano dell'attacco a triangolo.
Chiusa la stagione con 19 vittorie e 11 sconfitte, nel ritorno Imola aveva perso tutte le trasferte tranne Chieti, prima dell'ultima giornata a Matera. Lungo la stagione si è rivelata una delle sorprese del campionato vincendo 12 delle prime 16 partite, poi a un certo punto averne perse 6 su 9 ne ha normalizzato la classifica, comunque sopra le righe per una squadra a sua volta non pronosticata di arrivare a tanto, rivelazione del torneo non solo per budget ma anche per il punto di partenza: il terzultimo posto, al pari con Biella e Legnano, della A2 Silver dell'anno scorso. Una poltrona per due: ci sarà modo di riparlarne...
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