Otto giorni per preparare una serie di playoff possono sembrare tanti, ma quando c'è da vivisezionare una squadra mai affrontata prima (e poi da correre per pensare agli adattamenti dopo ogni singola partita) è un lasso di tempo minimo. È però possibile concentrarsi su quelli che sono i pericoli maggiori che la Mens Sana si troverà davanti contro Imola.
Alla sua seconda stagione a Imola Anderson sta dimostrando di essere uno scorer puro tremendamente efficace. Dotato di jumper, capacità di arrivare al ferro e un'ottima mira dall'arco (41%) è il giocatore di riferimento in attacco per coach Ticchi, che quest'anno gli ha affidato spesso anche compiti di regia che per lui sono inediti (e a volte si vede). Se non bastasse, i 45 messi a segno contro Roseto, non proprio l'ultima arrivata, danno la caratura del talento del ragazzo.
They say I'm the cutest boy in town
Ci sono squadre che sono riuscite a limitarlo con successo e probabilmente Ramagli potrebbe provare a spendere Roberts in marcatura su di lui. Ma i problemi sono due: il primo è che l'incidenza di KA tra vinte e perse è pressoché uguale (lascia per strada solo un punto di media nelle sconfitte); il secondo è che basta una distrazione per metterlo in ritmo, e nell'esatto momento in cui lasci entrare in ritmo Anderson puoi prendere i tuoi borsoni e avviarti verso il pullman.
Per esempio scivolare per terra non è ammesso
Leonard Washington
Le cifre dicono che è il secondo miglior giocatore della squadra (con il terzo ben distanziato). La realtà ci racconta però che dopo un inizio di stagione molto buono, e una parte centrale da devastatore di universi, il lungo di Imola sta attraversando una flessione nell'ultimo periodo. Un Aprile complicato che però non intacca il valore di un giocatore che può aprire il campo e che è dotato di una fisicità che potrebbe creare grattacapi alle nostre ali.
BOOMSHAKALAKA
Ci sarà da capire quale versione del giocatore sarà quella che scenderà in campo contro la Mens Sana. Se quella desiderosa di spaccare il mondo o quella svogliata/svagata che è apparsa spesso in questo finale di regular season. Ai posteri l'ardua sentenza.
Michele Maggioli
L'ex di giornata merita una menzione tra gli osservati speciali. Il perché lo sappiamo bene, la carriera di Maggioli basterebbe da sola a giustificare qualsiasi attenzione particolare. Ma se dobbiamo fare i pignoli è bene ricordare che nel sistema di Ticchi il centro pesarese è fondamentale, principalmente perché di lunghi con quelle mani se ne trovano pochi in giro.
Voce del verbo "Maggiolare"
Pur non avendo tiro da tre punti il numero 5 imolese è un giocatore che devi rispettare in ogni parte del campo, per la sua incredibile capacità di rendersi pericoloso sempre e comunque. Oltre a questo c'è quello che ti può dare in difesa un 'cristone' (cit) di due metri e dodici a difesa del canestro, spesso piantato dentro l'area. Questo si può rivelare un bene o un male per esempio per Bryant, che si potrebbe trovare ben sbarrata la via per arrivare al ferro, ma che potrebbe rimediare con comodi jumper dalla media. La questione cambia quando entra Amoni, più mobile in difesa e capace anche di cambiare sui blocchi.
Abbiamo parlato solo di tre giocatori, su un roster che meriterebbe anche altre menzioni (un Patricio Prato sempre d'impatto o un Hassan che può svoltare le partite col suo tiro dalla lunga distanza per esempio). Ma sono probabilmente i tre sulle cui marcature girerà la serie per i biancoverdi, tre pericoli che andranno gestiti con attenzione per avere delle speranze di successo.
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