venerdì 15 aprile 2016

Le scelte della Polisportiva

La presentazione alla città alla Camera di Commercio è stata il trampolino di lancio per il Consorzio, atteso ora a portare all'ovile una ventina di aziende entro fine mese, come primo obiettivo. Ma sono le ore in cui si gioca anche un'altra partita: entro il 17 aprile, quindi domenica, vanno presentate le liste elettorali (presidente, vicepresidente, direttore amministrativo, direttore sportivo, segretario, più una trentina di nomi per il Consiglio) che il 27 aprile verranno messe ai voti dei soci della Polisportiva per il rinnovo delle cariche. E a un certo punto sembrava che anche la rinnovata sezione basket potesse esprimere una propria lista.

Il sistema di voto della Polisportiva è impostato in modo che la scelta dei vertici sia di fatto affidata alla Commissione Elettorale, a cui dopo le proprie consultazioni è affidato il compito di stilare la lista da sottoporre ai soci, che esprimono il proprio voto approvando la lista (la storia dice che la maggioranza vota così, avallando le scelte fatte a monte) o depennando uno o più nomi per sostituirli con altri. La Commissione Elettorale ha ancora qualche ora per finire il lavoro ma per le posizioni centrali il dado è tratto: le indicazioni saranno di Antonio Saccone come presidente (era vicepresidente prima delle dimissioni di Piero Ricci), Filippo Mascia come vicepresidente (era direttore amministrativo) e Gianluca Marzucchi come direttore sportivo (confermato nell'incarico).

Una scelta di continuità con chi, soprattutto nei primi casi, ha gestito in prima persona il dopo-Ricci (e in particolare l'affare-basket), evidentemente col giudizio positivo delle sezioni, a cui altrettanto evidentemente è bastata la fine dell'era di Piero Ricci per veder appagare il proprio desiderio di cambiamento. Volontà abbastanza palese delle sezioni era quella di ripartire da Saccone, che di Ricci era il vice ma che ci ha messo la faccia in un momento molto delicato, circondandolo con una squadra forte, per rispetto del suo entusiasmo ma in considerazione dei suoi 82 anni, a dispetto dei quali non è previsto un impegno pro tempore ma per l'intero quadriennio olimpico.

Altra volontà abbastanza palese era quella di staccarsi dal basket: al di là del malumore serpeggiante tra le altre sezioni per le risorse assorbite dalle crisi degli ultimi anni, è un dato di fatto ormai unanime che basket e Polisportiva facciano due mestieri diversi che i fatti hanno dimostrato essere inconciliabili, anche per possibilità economiche. Può essere solo una dichiarazione programmatica più che una richiesta vera, visto che la Polisportiva dal basket si è staccata già, scendendo al 20% con l'obiettivo di arrivare al 10% (ma sotto quello non si scende).

Eppure la nuova società del basket ormai retta dall'Associazione Io tifo Mens Sana ritiene di voler avere voce in capitolo nella governance della Polisportiva, pur essendo sempre meno legata a essa, di proprietà come detto solo al 20% della casa madre. Ma la nuova proprietà del basket ritiene che, dal momento che importanti ricavi della Polisportiva continueranno ad arrivare dal basket (se non altro per il palazzetto), gli affari insieme legano le parti molto più di quanto dica il 20% di quote detenute della sezione.

***

Proprio il palazzetto e la convenzione sembrano essere all'origine della volontà di avere un peso da parte del basket, che si è irrigidito dopo che l'immobilità della Polisportiva in tempo di rinnovo delle cariche ha impedito di mettere nero su bianco la nuova convenzione, di cui ha bisogno per far partire il Consorzio con qualche certezza in pipù sugli spazi. Intanto sapere che dall'altra parte del tavolo si ritroverà la stessa controparte con cui si è trattato l'acquisto della società vuol dire già che non ci sarà da riavviare da capo la trattativa, ma si potrà ripartire dai già intercorsi accordi verbali.

Fatto sta che a un certo punto l'Associazione ha valutato, e ha fatto sapere di valutare, la possibilità (prevista dallo statuto) di presentare una sua lista alternativa per le cariche della Polisportiva. Indiscrezioni legavano l'iniziativa a Giorgio Lucchesini, con la proposta come presidente di Paolo Cocchia. Alla fine la soluzione adottata sembra essere quella dell'inclusione - in quota basket - da parte della Commissione Elettorale all'interno del Consiglio (che va verso un fortissimo rinnovamento dei componenti) di Massimo Lucchesini e di un secondo nome che si sta valutando dopo aver considerato inizialmente proprio quello di Paolo Cocchia.

Merita una digressione spiegare il ruolo del Consiglio. Ovvero totalmente secondario rispetto alla Giunta, il vero organo decisionale. Il Consiglio è un organo che ha un peso quando viene convocato, e negli ultimi anni non è stato prassi farlo con frequenza. Il Consiglio è importante per eleggere altri sei membri di Giunta oltre ai cinque già indicati dalla Commissione Elettorale. Che a sua volta indicando anche gli almeno 30 nomi per il Consiglio ha già un'idea di massima su chi il Consiglio sceglierà per entrare in Giunta. Resta inteso che un minimo di peso, anche di rappresentanza/sorveglianza, il basket può esercitarlo se riesce a far eleggere un suo rappresentante dal Consiglio alla Giunta, perché avere un paio di uomini in un Consiglio di 30-35-40 persone, col peso (già detto) che ha il Consiglio è una roba diversa.

In teoria c'è sempre qualche ora di tempo per presentare una lista alternativa, ma il fatto che servano 100 firme, più almeno 30 nomi per il Consiglio, più i nomi per la Giunta, significherebbe trovare 140 soci disponibili a sostenere un progetto alternativo. Sono i tempi (più dei numeri) a renderlo complesso, al netto del lavoro già fatto. Un'alternativa, non particolarmente conciliante, è che il basket dia ai soci su cui conta l'indicazione di depennare alcuni nomi in sede di votazione per mettere i propri. Anche se obiettivamente al momento sfuggirebbe la ratio di volersi mettere in pista all'interno della governance di un ente che, per la prima volta dopo venti anni, non è neanche più azionista di maggioranza della società. Sapendo già che gli uomini di riferimento della Polisportiva con cui formalmente interfacciarsi alla fine non cambieranno.

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