L'Associazione Io tifo Mens Sana ha fatto sapere attraverso la propria pagina Facebook: "Oggi abbiamo avuto un incontro con il Sindaco, incontro da lui richiesto, in cui gli abbiamo illustrato il progetto con cui intendiamo salvare la Mens Sana Basket 1871. Il sindaco ha apprezzato quello sin qui fatto e ci ha dato ampia disponibilità a seguirci lungo il difficile cammino che abbiamo davanti".
Prosegue l'Associazione: "Questo incontro istituzionale non modifica il nostro lavoro, ma è servito a illustrare come l’amore per un “bene comune” ci ha portato sino qui, senza interessi di singoli ma con il solo scopo di proteggere il nostro movimento sportivo, che va maneggiato con cura perché è pieno dei nostri sogni e della nostra storia".
Nell'ultima riunione dell'Associazione c'era stata una sollevazione popolare di fronte a possibili strumentalizzazioni da parte della politica dell'operazione di salvataggio della Mens Sana. Non è stata la Mens Sana a cercare la politica. Quando il sindaco ti cerca, rispondere è come minimo un atto di cortesia istituzionale. "Appoggio pieno senza alcuna interferenza", sintetizza il sindaco, che ha anche aderito alla sottoscrizione a titolo individuale.
Con una battaglia da combattere, ha più senso essere esclusivi o inclusivi? Per salvare la Mens Sana è meglio avere al proprio fianco meno istituzioni? O più istituzioni? Tant'è che a un certo punto era balenata l'idea dell'opportunità (per qualcuno demagogica) che ad aderire al progetto della Mens Sana dovesse essere non il sindaco ma l'intero Consiglio Comunale. Non per fare campagna elettorale, ma per lanciare un messaggio.
Il problema forse non è se a bordo c'è il sindaco, ma se c'è SOLO il sindaco. E comunque il resto del problema è: dove porta tutto questo? Auspicabilmente a una città che sposa attivamente e fattivamente l'unico progetto che c'è per tenere in vita la Mens Sana.
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