Per una decina di giorni l'attenzione sarà tutta sulla Mens Sana, quindi se ne parla adesso o mai più. C'è un'altra senese che vuole chiudere con le note alte. E' la Virtus, che ha già ottenuto il risultato minimo del salto di categoria, dalla C Silver alla C Gold, ma adesso è in ballo per il doppio salto: Serie B. Ovvero il campionato dove era l'anno scorso la Mens Sana, e allora era la quarta serie, adesso è la terza. Tutto o quasi dipende da quest'ultimo gironcino, sei partite. Per provare a salire ancora. E poi?
Si parte questo sabato a Tolentino, si chiude il 4 giugno a Cagliari sul campo dell'Esperia, per sei settimane. La terza avversaria è Valdiceppo. La Virtus ci è arrivata dopo aver vinto 17 partite su 22 nella prima fase chiusa alla pari con l'Enic Firenze, che nella seconda fase è stata l'unica che ha fatto meglio delle 9 vittorie su 14 partite della Virtus. In panchina Francesco Braccagni, in campo gente di qualità per la categoria, da Imbrò e Olleia a Lenardon e Bonelli, da Nasello a Zeneli fino a Bianchi.
La squadra più forte del lotto, dice chi conosce la categoria, potrebbe essere Tolentino. Sicuramente strutturata, attorno agli argentini Laguzzi e Bartoli e a una guardia come Temperini: ha vinto 16 partite su 18 della prima fase, più 9 su 10 della seconda fase, una macchina da guerra che non ha conosciuto flessioni. Apparentemente la meno forte del girone è l'Esperia Cagliari, ma con la durezza e il mestiere di cui solo le squadre sarde sono capaci, e con gente con una storia alle spalle come il 46enne Pedrazzini, Spampinato, Putignano... Terza in Sardegna dopo una stagione da 15-5, in semifinale ha battuto 2-0 l'Olimpia Cagliari mentre in finale, dopo essersi spartite le prime due gare con due punti di margine, si è arresa alla bella contro il Su Stentu Sestu.
In mezzo, e sulla carta a giocarsela con la Virtus alle spalle di Tolentino, c'è Valdiceppo: ritmo, energia, intensità, "come una giovanile", capace di una prima fase da 21 vittorie in 22 partite. Ma con qualche certezza incrinata ai playoff, in cui si è trovata sotto 0-1 e sull'orlo del baratro in semifinale con Todi quarta, poi ribaltata e vinta 2-1. E in finale Perugia l'ha portata fino a gara-5, quando però Valdiceppo l'ha travolta sotto 40 punti. Per la Virtus l'ideale sarebbe mantenere il fattore campo e fare un colpo fuori. L'obiettivo grosso è il primo posto: Serie B diretta. Ma anche il secondo non è male: dà accesso all'ulteriore spareggio con la seconda del girone di Fabriano, Firenze, Sarzana e Su Stentu. E fare lo spareggio è l'anticamera della promozione, la corsia preferenziale per un molto probabile ripescaggio.
Se resta in C Gold va bene lo stesso, ma rispetto a un anno fa per la Virtus sembra essere anche maturo il tempo di qualcosa in più. E' il momento, c'è da cavalcare l'entusiasmo di un ambiente che è tornato a riscaldarsi e a riempire il palazzetto, grazie ai ragazzi (e ai genitori) delle giovanili e del minibasket. La Serie B è fattibile? E' fattibile il campionato a cui si è rinunciato tre anni fa per autoretrocedersi in C Regionale pur di darsi una dimensione sostenibile? Aver visto la B di quest'anno (chi c'era, come l'ha fatta) ha detto che è fattibile.
E' fattibile in un girone che con otto-nove toscane abbatte i costi di trasferta, è fattibile abbattendo anche i costi dei parametri e facendo con le proprie forze (magari col rientro alla base di qualcuno), perché questa è la dimensione che in questa fase vuole darsi la Virtus: stare nella massima categoria possibile coi propri giocatori, e quando vorrà dire perdere la categoria non c'è problema. Per fare una Serie B a queste condizioni servono disponibilità che sono state stimate in circa 100mila euro. Comunque il triplo di quest'anno, ma fattibile.
Così come fattibile è la deroga per il palazzetto, che non ha problemi di capienza (fissata a 299, quella minima per la categoria è 100) ma di misure di sicurezza: basterà presentare il progetto della necessaria scala esterna per restare a casa propria anche l'anno prossimo. E' fattibile perché continuerà a esserci Fabio Bruttini, il cui impegno nella Virtus (era in scadenza, andrà avanti) non risulta generare problemi di compatibilità con i ruoli apicali che sembrano prospettarsi per lui in chiave Mens Sana, club o Consorzio che sia. Per la Virtus, intanto, prima c'è da vedere come finisce sul campo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
gli argomenti
altre senesi
(76)
Anichini
(69)
Asciano
(34)
associazione
(63)
avversari
(138)
Awards
(1)
Bagatta
(8)
baskin
(1)
Binella
(16)
C Gold
(79)
C Silver
(32)
Cappelli
(2)
Catalani
(3)
Chiusi
(25)
città
(19)
Coldebella
(2)
Colle
(38)
Comune
(28)
consorzio
(71)
Costone
(273)
Costone femminile
(15)
Crespi
(8)
Cus
(1)
De Santis
(2)
Decandia
(1)
derby
(24)
Eurolega
(2)
ex
(49)
Finetti
(1)
fip
(5)
Fortitudo
(1)
Frati
(1)
Frullanti
(304)
giovanili
(41)
Grandi
(46)
Griccioli
(12)
inchiesta
(71)
infortuni
(5)
iniziative
(5)
Legabasket
(1)
Libero basket
(1)
Lnp
(35)
Macchi
(31)
Maginot
(1)
maglia
(7)
Mandriani
(17)
Marruganti
(20)
Mecacci
(19)
media
(13)
Mens Sana Basket
(153)
mercato
(93)
Minucci
(28)
Monciatti
(16)
Moretti
(3)
Nba
(3)
pagelle
(8)
palazzetto
(11)
Palio a Canestro
(1)
personaggi
(19)
Pianigiani
(4)
Poggibonsi
(31)
Polisportiva
(65)
ramagli
(19)
Ricci
(21)
riposo
(2)
Salvadori
(183)
Serie A
(3)
Serie D
(29)
Sguerri
(22)
silver
(1)
società
(91)
sponsor
(31)
statistiche
(107)
storia
(71)
sul campo
(873)
Tafani
(11)
tecnica
(3)
tifosi
(113)
titoli
(21)
trasferte
(22)
Virtus
(313)
Viviani
(3)
Nessun commento:
Posta un commento