E' di fatto questa fase, quella del lavoro della Commissione Elettorale (entro i prossimi dieci-quindici giorni), quella delle grandi decisioni. Secondo lo statuto infatti spetta alla Commissione identificare i candidati per i vari ruoli e stilare una lista elettorale con presidente, vicepresidente, direttore amministrativo, direttore sportivo e segretario generale, che sarà sottoposta al voto dei soci, insieme alla scelta di altri trenta consiglieri. Dal Consiglio Direttivo poi dopo le elezioni saranno poi individuati altri sei membri di giunta.
Ma le votazioni (la data sarà decisa in questa Assemblea) sono poi di fatto un plebiscito sui nomi scelti dalla Commissione Elettorale, che saranno riportati nella scheda: ogni nominativo può essere approvato o in alternativa depennato, indicandone un altro al suo posto. Lo statuto prevede la possibilità che vengano presentate altre liste, se sostenute da un minimo di cento soci: è successo un paio di elezioni fa. Ma non è mai successo che il lavoro della Commissione Elettorale sia stato poi smentito alle urne dai soci (abitualmente i votanti sono 400-500, su 2935 aventi diritto secondo il sito). Quindi i giochi si fanno adesso...
E per questo è particolarmente interessante capire da chi sarà composta la Commissione Elettorale di cinque persone. La nomina l'assemblea, e secondo la prassi consolidata i cinque prescelti nelle tornate precedenti sono stati: il presidente provinciale del Coni (attualmente si chiama delegato provinciale), l'assessore allo sport del Comune di Siena, un rappresentante delle sezioni autonome, un rappresentante delle sezioni ordinarie e un rappresentante del Gruppo Stampa. Poi in teoria potrebbero anche decidere criteri diversi dalle prassi di sempre. E comunque, dicono gli addetti ai lavori, i componenti della Commissione sono importanti ma il loro lavoro arriva a coronamento e conclusione di settimane e mesi di sondaggi più o meno informali fatti anche da altri.
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Approfittare fin quasi all'abuso del suo impareggiabile senso delle istituzioni rischia di diventare una necessità, in un momento in cui non sembra esserci la corsa per gli incarichi del prossimo quadriennio della Polisportiva. I conti sono in sicurezza, secondo quanto riferito, almeno per la gestione ordinaria. Ma c'è la spada di Damocle del vecchio mutuo da 1.5 milioni (per un ente che non arriva a 2 di fatturato), contratto a suo tempo per un precedente intervento a favore della sezione basket. La Polisportiva ha pagato le rate previste finché, secondo gli accordi, di fatto le risorse sono arrivate dalla Fondazione. Tramontata quella fonte di entrate, il massimo che si riesce a fare è il pagamento degli interessi passivi maturati, ma certo non l'intera rata prevista. Il buon senso usato fin qui dal creditore non implica che la situazione debba restare così per sempre. E non è questione di non svegliare il can che dorme: in caso di incorporazioni bancarie è sicuramente una situazione che richiamerà l'attenzione per un intervento. Un bel punto interrogativo.
Ma non è l'unica questione aperta: c'è a esempio anche il tema del rinnovamento degli impianti, che sono vetusti (il PalaEstra è degli anni '70), ma ci vogliono le risorse, e la concessione dei campi sotto al palasport - se e quando sarà approvata - andrebbe a dare una mano a questo capitolo di spesa, pi
che ad altri. Erano poi stati paventati dei progetti, anche di tipo immobiliare sulle proprietà dell'area, anche con il coinvolgimento dell'Università per Stranieri, ma finché non passeranno dalle parole ai fatti ha poco senso continuare a ragionarne. Insomma difficilmente ci sarà di fronte un quadriennio di relax. Sarebbe poi interessante vedere la Polisportiva all'opera (mica da sola) anche sul tema della minaccia di revoca degli scudetti del basket, tornata sul tavolo nelle ultime ore, e dell'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della Mens Sana Basket. Ma è un tema che merita un post a parte nei prossimi giorni.
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