Sono le ore dell'attesa. L'attesa per l'incontro chiesto dai rappresentanti del trust (ora associazione sportiva) e del consorzio, per il pomeriggio di giovedì, con la Giunta della Polisportiva. L'attesa di un popolo, l'attesa di chi a vario titolo sta lavorando alla soluzione del problema, l'attesa dei tesserati. Difficilmente sarà il giorno della parola definitiva, in un giorno o nell'altro.
Innanzi tutto l'ottimismo. La Polisportiva ha convocato la Giunta subito dopo l'incontro con il trust/consorzio, il trust/consorzio ha già allertato legali e commercialisti per precedere subito alla propria operazione, se ci sarà l'accordo. La Polisportiva avrebbe in mano da condividere conti da lacrime, sudore e sangue, ma non c'è motivo perché i conti siano severi più di quanto il trust/consorzio non sappia già. Eppure della strada indicata dalla Polisportiva nell'ultima Giunta le cessioni dei giocatori sono inevitabili, il trust/consorzio ne fa una discriminante al contrario: la permanenza dell'organico sarebbe una condizione richiesta dagli sponsor.
La Polisportiva ha fatto sapere di voler aprire il capitale, il trust/consorzio ha detto di volere la maggioranza delle quote. La Polisportiva non vuole svendere la partecipazione nella sezione basket e per monetizzare potrebbe aver lavorato a sua volta al coinvolgimento di nuovi soci che possano entrare nel capitale sociale del basket. Di fronte a un possibile scenario con ulteriori soci, oltre agli attori già noti, l'importante è affrontare la crisi di oggi e uscirne, poi se ci sarà da misurare le rispettive forze con le percentuali di suddivisione della torte, ci si penserà quando in estate con più calma ci sarà comunque da ridare le carte degli equilibri della società.
La Polisportiva ha indicato che la strada è quella di coprire prima la perdita evidenziata dalla semestrale al 31 dicembre 2015 in circa 300mila euro, per poi aggredire i conti del primo semestre 2016. Con gli amministratori oggi a posto davanti alla legge dopo essersi dimessi e aver convocato l'assemblea a fronte di quella semestrale, per il trust/consorzio la priorità è usare le risorse raccolte e disponibili per pagare la prossima mensilità, come promesso ai tesserati. Ma per riuscirci bisognerà trovare una qualche soluzione tecnica non semplice. Sono i temi sul tavolo, forse neanche tutti, ma è arrivato il tempo di lavorare alle soluzioni.
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