Pochi giorni fa su questi schermi veniva menzionato il dato per cui Barcellona era il terzultimo attacco del campionato. Arrivando a Siena per incontrare una delle migliori difese era quantomeno logico aspettarsi una gara a punteggi bassi. È finita con 189 punti combinati, con Barcellona che ha eguagliato il record di punti stagionali toccato solo un'altra volta contro Latina. La domanda è come è successo?
Sulla carta l'assenza del playmaker titolare Centanni doveva facilitare il compito alla Mens Sana. In parte questo è successo, per il semplice fatto che le rotazioni cortissime di Barcellona alla fine li hanno fatti arrivare spompati nei minuti che più contavano. Ma è anche vero che senza Centanni Barcellona ha puntato all in sul gioco spalle a canestro di Loubeau, diminuendo drasticamente i pick and roll e affidandoli principalmente a Smith e costringendo spesso i biancoverdi a scelte sanguinose.
La strategia di Ramagli era infatti abbastanza chiara e logica: raddoppiare Loubeau facendo arrivare l'aiuto dalla linea di fondo, per impedire al giocatore più prolifico del campionato in post basso (come lo stesso Ramagli lo aveva definito) di esprimere il suo gioco. Loubeau però ha banchettato su quei raddoppi, trovando scarichi e spesso riuscendo a segnare nonostante l'uomo in aiuto.
"Mira un raddoppio! Vorrà dire giro dall'altra parte" |
Dobbiamo dire le cose come stanno: Barcellona ha giocato un basket incredibile considerando il materiale umano che aveva a disposizione. Pochi blocchi sulla palla, moltissimi lontani dalla palla, passing game, passaggi e ribaltamenti di lato continui costringendo la Mens Sana a correre dappertutto. Solo che se sono gli ultimi in classifica c'è un motivo: nel terzo quarto per esempio hanno messo in piedi un'azione da standing ovation, otto passaggi, tre ribaltamenti di lato, ma tutto è finito con una palla persa sul passaggio più semplice (che avrebbe permesso un tiro con cinque metri di spazio) perchè l'asse Migliori-Maccaferri non è proprio Draymond Green-Steph Curry.
Un ribaltamento di lato continuo per tutta la partita, sfruttando i raddoppi in post basso |
Le poche volte che Barcellona ha chiamato un semplice pick and roll è stata sbranata viva dalla Mens Sana, per questo ha cercato di portare la difesa biancoverde fuori dal seminato a cui era abituata. In una serata in cui anche la difesa in transizione non ha particolarmente brillato i siciliani hanno sfruttato questi aspetti per trovare ritmo e fiducia fin dalle battute iniziali.
"E qui ti volevo!" (cit DiLiegro) non si vede la fine dell'azione ma era una palla persa... |
Chiaramente senza un Migliori da 11/17 al tiro tutto questo sarebbe rimasto una bella fantasia, ma resta il fatto che la squadra di coach Bartocci abbia giocato una partita al limite della perfezione. Per batterla c'è voluta una Mens Sana pronta a sfruttare ogni singolo errore degli avversari e, soprattutto, abbastanza forte mentalmente da non scoraggiarsi mai di fronte a un avversario che non era arrivato per fare la vittima sacrificale.
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