Doveva essere una partita a cui chiedere un antipasto attendibile sul campionato che aspetta la Mens Sana, contro una sua futura avversaria, a dieci giorni dal via. Non bastano le assenze di Benetti e Zambon per Roma ad annacquare le sensazioni della partita di Chiusi vinta senza storia ben oltre quanto dica il 79-69 finale.
Questo il tabellino: Cacace 7, Borsato 6, Diliegro 8, Ranuzzi 10, Marini 4, Bucarelli 2, Udom 14, Roberts 10, Bryant 8, Cucci 10. Lo strappo decisivo della Mens Sana è arrivato in un secondo quarto da 26-12 approfittando delle tante palle perse di Roma, fino al 50-31 del riposo. A ridimensionare il divario è stato nel secondo tempo l'ultimo periodo coi remi in barca da 20-11 per i capitolini, che comunque hanno confermato di non essere esattamente una squadra da lotta promozione.
"Dal punto di vista del bagaglio energetico rispetto a Lucca eravamo messi meglio, ed era normale che fosse così, ma non siamo affatto brillanti - ha detto a fine partita coach Alessandro Ramagli -. La cosa importante è che rispetto a Lucca abbiamo saputo in quali momenti mettere l'intensità e in quali parti del campo. Questo è stato decisivo per prendere in mano il tempo della partita e non perderlo più".
Qualche indicazione sulla Mens Sana aiuta a darla anche il commento del coach romano Guido Saibene: "E’ stata una partita vera, contro un avversario più rodato rispetto a noi. Dopo un buon primo quarto la gestione della gara ha risentito di alcune scelte obbligate dalle assenze. La somma di tutti questi cambiamenti ci ha portato a commettere qualche errore dettato dall’inesperienza, prestando il fianco a una squadra fisica e ben assortita come Siena che ha avuto un rendimento costante per tutta la gara".
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