Da due mesi Lorenzo Marruganti lavorava alla composizione per l'A2 di uno staff tecnico con Alessandro Ramagli e Matteo Mecacci, arrivando a far convergere le loro storie umane e professionali nel futuro della Mens Sana. E lo sarà per i prossimi tre anni (due più opzione per entrambi): ragionare su un progetto tecnico con un respiro così lungo è un privilegio che - realisticamente e senza rivangare un passato che non c'è più - in questo basket hanno in pochissimi.
Ragionare in ottica pluriennale significa che c'è uno sponsor alle porte a permetterlo? Non risulta, non al momento. Quella è una partita che va avanti, su altre strade. Invece di attendere, la Mens Sana ha deciso di attaccare, di invertire un ordine logico e cronologico, da conservativo a intraprendente, scommettendo sul fatto che dare una guida tecnica di alto profilo generi un circolo virtuoso che possa - anche solo per la serietà che comunica - garantire per l'attrattività del programma.
La scelta è stata chiara, e meriterà di tornarci nei prossimi giorni:
mettere qualche gettone in più sullo staff tecnico e qualcuno in meno
sulla squadra, sempre che poi non arrivino sponsorizzazioni importanti
per lavorare bene anche sui giocatori. L'incognita era come attirare un allenatore di questo profilo, come permettersi uno staff tecnico di questo profilo, pur non avendo in questo momento certezze di budget, pur non potendo garantire nell'immediato che il roster sarà di alto livello.
Evidentemente i trascorsi comuni a Teramo avranno avuto il loro peso, il coach ha rifiutato Biella pur di accettare la Mens Sana, Marruganti avrà saputo come solleticare le giuste corde in Ramagli, dandogli lo stimolo del progetto e della sfida di provare in questo triennio e riportare la Mens Sana sempre più in alto, e dandogli anche l'occasione per scaricare nel modo più gradito - in palestra e sul campo - l'arrabbiatura e l'energia per il modo in cui è finita la sua esperienza a Verona.
Sul piano tecnico, per quanto le chiacchiere tra staff e dirigenza ci siano state, saranno i prossimi giorni a delineare l'idea di squadra: le conferme, i ruoli in cui cercare gli stranieri, la composizione del gruppo. Sull'impronta tecnica di Ramagli quindi ci sarà modo di ragionare, ma la qualità del gioco delle sue squadre è una certezza. Sul suo valore tecnico invece parla la carriera e sul suo valore a livello umano parla chi ci ha lavorato insieme negli anni. E aver tenuto nello staff Matteo Mecacci al suo fianco è un valore aggiunto.
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