Per il Palio sono tornati a Siena Biagio Sergio, Paolo Paci e Lorenzo Panzini. Un episodio di star bene insieme che fa il paio con la vacanza a Vasto di gruppo, tutti insieme, all'indomani della promozione conquistata sul campo. Difficoltà di chimica, si diceva durante l'anno. Sicuramente non fuori dal campo, ecco. Ma il ritorno per il Palio è anche un episodio di amore scattato tra questo gruppo di giocatori e la città, Siena.
Da una parte può sembrare anche scontato che giocare a Siena possa restare nel cuore ai giocatori. E' naturale che per giocatori di Serie B (meglio: di Serie A2 scesi in B) sia un onore unico nella vita indossare la maglia, calcare il campo, far gioire la gente che fino a pochi mesi prima aveva vissuto il dominio più importante nella storia del basket italiano. Certo, aiuta in questo il fatto che la stagione abbia avuto un esito positivo, altrimenti l'anno si poteva trasformare in incubo.
Meno scontato era che il sentimento fosse reciproco. Invece è stato così. Quest'anno sarà ricordato per sempre. Non con nostalgia perché non è il livello che compete alla Mens Sana, ma proprio per questo col tocco di romanticismo che il ritorno alle radici fa scattare naturalmente, con l'affetto che si riserva al ricordo dei momenti difficili passati. Sarà ricordata come una stagione di culto, di cui raccontare di esserci stati. Chi ne è stato protagonista in campo, è entrato a far parte di questa storia. Siena è rimasta nel cuore di questi ragazzi, ma anche loro sono rimasti nel cuore della gente della Mens Sana. I primi mattoni della risalita.
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