L'obiettivo ideale, discusso due mesi e mezzo fa in un incontro tra Ricci e i tifosi, era un budget complessivo, tutto compreso, di un milione e mezzo. Praticamente il doppio di quello che è servito l'anno scorso per fare una Serie B per vincere. Quella cifra oggi non conta più niente. Perché poi c'è il mondo reale. E gli scenari con cui conseguentemente fare i conti nel mondo reale.
La partita con gli sponsor è tutta da definire. Manca il primo sponsor, la variabile da cui dipende a cascata tutto il resto. Al netto del decisivo tassello mancante, non si parte da zero: c'è una buona base di partenza, per quanto da perfezionare, fatta di sponsor secondari su cui poter già contare, abbonamenti, cartellonistica, ecc... per importi superiori a quelli dell'anno passato. Tradotto significa che a oggi, senza main sponsor, che è anche il peggiore degli scenari per la stagione, si parte da una cifra che è già ai livelli dell'anno scorso.
Grazie alla consulenza di fidati addetti ai lavori (...), proviamo a giocare a Monopoli, anche se non è un gioco. Con un budget annuale tutto compreso di 800mila euro, tolte un bel po' di spese per fare la stagione (a titolo esemplificativo facciamo per esempio 80-100mila euro per il settore giovanile, poi c'è anche chi ci spende meno), ne restano circa 200mila per fare la squadra. Che vuol dire fare una squadra
Con un budget totale di un milione, ne restano circa 300mila per fare una squadra che possa giocare una stagione tranquilla, magari con vista playoff. E così a salire, con 400mila per la squadra si può fare un campionato da protagonista. Così via fino al milione e mezzo circa su cui hanno detto di contare Caserta e Fortitudo, o ai due milioni che non sono bastati a Verona per andare di sopra. Tutto questo solo per delineare le fasce di merito di partenza, poi è chiaro che non sono i soldi a fare i risultati.
Provando a passare dalla teoria alla pratica, Alessandro Ramagli a Biella ha rinunciato a sposare una realtà da
Il fatto che per il reperimento risorse si potesse fare di più e meglio, soprattutto nel senso di avere una struttura dedicata allo scopo, non toglie che la situazione in cui la Mens Sana si trova adesso è la normalità per tante squadre del basket italiano. Non fa evidentemente testo il contesto drogato, per quanto ideale, per cui - al di là delle cifre - negli anni scorsi a Siena si conosceva il budget anche con tre anni di anticipo.
Il basket italiano, purtroppo, funziona diversamente. Figuriamoci in A2. Cx Orologi fu trovato a stagione in corso, ed era Serie A1. Allora i soldi auspicabilmente arriveranno, e la scelta di puntare sulla Mens Sana già ora che ce ne sono meno si rivelerà azzeccata. Continua a essere una questione di giorni, ore.
Edit: aggiunte un paio di correzioni. Si ringrazia un altro insider di livello :)
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