SCRIMMAGE CON RIETI PER LA GECOMAllenamento "in trasferta" per la Gecom che oggi pomeriggio a Todi ha affrontato la...
Posted by Mens Sana Siena 1871 on Martedì 26 maggio 2015
La querelle-slittamento (qui, se serve) ha sottratto anche troppa attenzione alle cose più importanti, cioè il campo. Ma siamo arrivati al momento in cui si comincia a vedere la differenza. La Mens Sana e Cecina torneranno il campo il 2 giugno per un massimo di cinque partite al ritmo di una ogni due giorni rischiando di arrivare a meno di tre giorni dalla Final Four. E lo stesso Rieti ed Eurobasket Roma. Invece Fortitudo-Montichiari e Agropoli-Palermo cominciano stasera, per finire al massimo 5-6 giorni prima della Final Four.
L'attenzione è soprattutto sul girone B. Non solo per il maggiore appeal tecnico, ma anche per motivi di mero interesse: è con la vincente di quella serie che se la vedrà la vincente di Mens Sana-Cecina.
Dopo una regular season da 20 vittorie in 28 partite della Fortitudo e 19 su 28 dei bresciani, entrambe vengono da cinque vittorie in cinque partite ai playoff in cui hanno trovato avversarie più dure al primo turno che al secondo: l'eliminazione al primo turno di Cento e Udine ha spalancato le strade della finale alla terza e alla quarta classificata del girone da molti ritenuto il più competitivo.
Il fattore campo è di Bologna, e dovrebbe pesare. Non solo per la cornice che la Fortitudo è in grado di offrire, ma anche perché nei precedenti ha sempre vinto chi giocava in casa. Oltre a vincere di 11, all'andata Montichiari ha sempre fatto la partita, sì rimontata dal +19 al +2 di fine terzo quarto, ma è stata quasi sempre avanti in doppia cifra.
Da allora la Fortitudo ha aggiunto Carraretto in campo e Boniciolli in panchina, non due a caso. Ma al ritorno, ormai quasi due mesi fa, il 4 aprile, ha vinto solo grazie a un break negli ultimi 100 secondi: ci era entrata sul -1, prima del 7-0 firmato dai canestri di Samoggia e Lamma (chi si rivede...) e dai liberi di Lamma e Raucci, mentre Montichiari sparacchiava tre tiri da tre sul ferro, due con Infanti e uno col centro Cazzaniga.
Parliamo di due squadre di alto livello ben distribuito su tutti i primi uomini della rotazione, senza one-man-show al di là dei nomi di spicco, e questo aumenta le variabili e l'imprevedibilità di una serie lunga anche cinque partite. La Fortitudo ha dalla sua il blasone, la gente, la sensazione che sia matura la fine di un purgatorio lunghissimo, e alcuni personaggi da Serie A (ai loro tempi, non oggi) Montichiari ha dimostrato di saperla battere bene e di rischiare di farlo anche in trasferta, ha ambizioni, e le certezze che dà aver già vinto la Coppa. Anche allora partendo di rincorsa.
Sulla carta più chiusa l'altra finale, quella del girone D, con Agropoli (22-4, prima in regular sesaon) già vincitrice due volte su due in stagione su Palermo (20-6, terza, ma capace in semifinale di far saltare il fattore campo di Bisceglie): +5 all'andata in casa attorno al tridente Serino-Romano-Marulli, +16 il ritorno in Sicilia... Alla Final Four promozione, e probabilmente già in Serie A2, chi ne vince prima tre. Si parte.
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