La notizia del giorno in casa Mens Sana è sicuramente quella della candidatura del presidente della Polisportiva Piero Ricci come consigliere regionale per il Pd alle prossime elezioni. Non c'è incompatibilità tra cariche politiche e presidenza della Polisportiva, la permanenza di Ricci è legata ad altri fattori: le elezioni nel 2016 in Polisportiva (sulla data c'è un po' di confusione in giro) e, auspicabilmente prima ancora, il tipo di società che dovrebbe diventare il basket della Mens Sana in caso di promozione (la risposta non è così scontata come si dice in giro...).
Sulla questione, credo che l'argomento di discussione - per avere un qualche interesse - possa spostarsi sul fatto che una forza politica cittadina, la principale (o almeno una sua parte), ritenga il presidente della Polisportiva in grado di catalizzare consensi sulla base (non è scontato, ma è per questo che è stato sui giornali nell'ultimo anno) del suo ruolo nella storia della Mens Sana. La questione è talmente di dominio pubblico e dibattuta che non c'è molto altro da aggiungere, se non specificare che dovrà passare al vaglio della direzione cittadina e poi soprattutto di quella regionale, all'interno di partite che si giocano su pedine da muovere.
Data la notizia, direi non senza spunti aggiuntivi, l'attualità però impone di guardare al campo e ai temi della partita di questa settimana con Bottegone.
Non sarà lo stesso per tutti, ma il primo tuffo al cuore sarà rivedere Beppe Valerio, già avversario della Mens Sana un quarto di secolo fa con la maglia di Pistoia, che tornerà nel palazzo in cui segnò il suo massimo in carriera di 35 punti, trascinando la Kleenex al successo 90-105 nel derby sul campo della Ticino Assicurazioni appena tornata in A2. Non è astratto il legame con Bottegone, che Valerio allena oggi, e che gioca in casa al PalaCarrara di Pistoia.
Quel 4 novembre 1990 era l'ottava giornata e la terza sconfitta, la seconda consecutiva e la seconda in casa, di un campionato che la Mens Sana chiuse al secondo posto e con la seconda promozione di fila, mentre Pistoia finì quinta. Era la Kleenex di Crippa e Silvestrin, quel giorno anche il futuro mensanino Ron Rowan fece 34 punti e Valerio chiuse con 9/12 da due e 3/4 da tre, serata da ricordare di un'annata da 9.7 punti di media e per il resto mai oltre i 22. Per la Mens Sana segnarono 16 punti Pastori, 15 Lasi, 10 a testa Giroldi, Lampley e Alexis. Che tempi.
Bottegone non arriva a Siena al meglio: ha perso quattro delle ultime cinque partite e sarà ancora senza Fabio Cuccarese (spalla) ed Emanuele Rossi (caviglia), che è il miglior giocatore del campionato per percentuale totale su azione e uno dei migliori (il quarto) ai liberi. E' annunciato (poi chissà) come a referto ma senza giocare Fiorello Toppo, e mancherà anche Gianmarco Ianuale. Quella con la Mens Sana è la terza partita di fila con le prime tre in classifica per Bottegone, che se la stagione finisse ora sarebbe ottava.
Per quanto forzatamente in maschera, trovare la possibile avversaria al primo turno è un bel motivo di interesse per la Mens Sana, anche se ci saranno due settimane (dato il turno di riposo prima di Livorno) per fare calcoli e tabelle di marcia su questo. Ottava per classifica avulsa, Bottegone è a onor del vero a -2 da Varese quinta e sua prossima avversaria, e comunque nel treno delle tre seste: le restano quattro partite da giocare come Piombino, ma una in più di Pavia (sono queste le tre squadre a quota 22) e Sangiorgese (a oggi nona e prima delle escluse dai playoff, a quota 20).
Seconda difesa più bucata del girone con 74.8 punti di media, Bottegone è tanto la squadra che apre la propria metà campo ai tiri avversari da due (più di tutti) rispetto a quelli da tre, quanto viceversa quella che in attacco fa le scelte opposte. E' la squadra che tira più di tutti da tre (e segna di più: oltre 9 triple a partita), e tira meno di tutti da due (ma con la seconda miglior percentuale) e ai liberi, con un attacco lontano dal ferro che si riflette anche nell'ultimo posto ai rimbalzi offensivi.
Caratteristiche non scalfite dalle defezioni, visto che i principali tiratori da tre sono gli esterni Filippo Giannini e Andrea Barsanti: in coppia tentano 14.3 tiri da tre a partita! Con una natura imprevedibile ben testimoniata da numeri del genere, non basta l'assenza di mezza squadra a tenere chiuso il pronostico. Vincere darebbe alla Mens Sana la vittoria aritmetica della regular season: un gran traguardo intermedio, come viverne le conseguenze (qui qualche elucubrazione) sarebbe una piacevole questione da porsi successivamente.
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