Fare un giro al palasport fa sempre bene, e un uccellino mi ha parlato di un dato in effetti interessante, che mi pare utile condividere. I numeri dicono che l'attacco della Mens Sana è diventato il più prolifico del campionato.
I valori assoluti dicono che solo un decimo di punto di media separa la Mens Sana (75.2) da Cecina (75.3). Senza trionfalismi insensati per una squadra come la Mens Sana costruita per salire, è già qualcosa da segnalare, visto che da inizio stagione il punto di forza e le fondamenta erano evidentemente nell'altra parte del campo. Isolare il trend recente aiuta a delineare meglio i contorni.
Il mese di crisi post-natalizio sembra lontano. Alla fine di quel periodo la Mens Sana aveva 72.8 punti segnati di media. Dall'ultima sconfitta sono passate sei partite. Ecco, in queste ultime sei partite la Mens Sana ha segnato 81.2 punti di media. Le possibili spiegazioni legate anche al migliorato contesto sono tante: la già esplorata crescita al tiro da tre, l'innalzamento del numero dei tiri. E d'altra parte un'analisi compiuta non può ignorare - magari sarà il caso di tornarci - il peggioramento dei numeri difensivi, figlio anche dell'innalzamento del numero dei possessi e di qualche passaggio a vuoto sacrificato sull'altare dell'aumento dell'aggressività.
Se la difesa doveva essere per costruzione il punto di forza (e nei numeri lo è stato molto di più di quanto dica l'emotività dello sguardo), sprecare questo patrimonio sarebbe un errore. E a questo sarà giusto pensare. Ma intanto sarebbe ingiusto non registrare che anche in attacco non c'è male, tanto più che non doveva essere la metà campo dominante nella costruzione della squadra (e nella piega che ha preso il suo sviluppo a motivo di alcuni stati di forma individuali). E non c'è male anche alla luce delle disfunzionalità che ancora ci sono, innegabili: figuriamoci se si riuscisse a ridurle ancora.
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