Battendo Bottegone, con la nona vittoria consecutiva, la Mens Sana ha acquisito la certezza aritmetica del primo posto al termine della regular season con tre giornate di anticipo. Non è l'obiettivo stagionale, ma è una tappa per arrivarci - per dire - molto più strumentale allo scopo di quanto sarebbe stato arrivare alla Final Four di Coppa Italia e vincerla.
Cioè: alla Mens Sana da qui in poi basta non perdere più in casa per vincere il girone. Poi aver già perso in casa ha dimostrato che il PalaEstra non è inespugnabile per grazia ricevuta, quindi non è un diritto che garantisce certezze assolute, e rientra comunque nel minimo sindacale richiesto, ma resta una delle cose per cui si dice che la Mens Sana è dove voleva essere.
Su quello che significa questo traguardo, sui rischi di questo mese scarso da qui all'inizio dei playoff, sulle opportunità, anche sulla base della storia della stagione, sulle possibili avversarie ai playoff, qualcosa c'è già stato modo di dire, e qualcosa va tenuto per i prossimi giorni, visto che con la pausa di mezzo la prossima partita sarà solo il 12 aprile (con Livorno: altro possibile anticipo di playoff). Intanto poche stringate cose sulla partita.
Sull'avversaria: si sapeva che Bottegone si sarebbe presentata senza Rossi, Cuccarese e Ianuele, per l'occasione ha anche ritrovato Toppo per 12 minuti. Si sapeva che è una squadra dalla sconfinata fede nel tiro da tre, questo era l'unico modo con cui poteva venire a giocare a Siena e in effetti è stata in gara fino al -5 a metà terzo quarto, quando aveva già tirato 30 volte da tre. Era 10/28 al riposo (dieci segnate in metà partita, più delle circa nove che segnava di media in una gara intera), ha finito con 13/48, ovvero ha chiuso con 48 tiri da tre e 22 tiri da due. Provare a ragionare di basket secondo i criteri a cui siamo convenzionalmente abituati perde ogni significato...
Sulla Mens Sana: detto che la resistenza era quel che era, Ranuzzi e Pignatti sono delle conferme, Sergio ha giocato un po' di più (15') e anche nella rotazione del pivot con Paci (buono sulla ripartenza dal +5) e Chiacig. In una giornata da 29/38 da due (76%), a +9 già dopo 2'30", 42-24 al 16' e poi ripartita con un 19-4 in 7' nel quarto periodo fino al +30, la prestazione del giorno è quella di Davide Parente.
Non c'è niente di acuto nel riscontrare motivi di interesse in una prova da 22 punti in 27' con 8/12 al tiro, di cui 6/8 da tre, con 5 assist e nessuna palla persa. E' il massimo stagionale di punti, di triple segnate, di assist (eguagliato), naturalmente per minor numero di perse, questi ultimi due dati per la seconda gara di fila. Ogni ragionamento al di là delle cifre per ora non ha senso, ma intanto abbiamo già un primo grande scontento della settimana di sosta in arrivo.
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