Due dati meritavano di essere approfonditi della non banale vittoria della Mens Sana su Cecina, prima contro seconda ribaltando lo scontro diretto che si aggiunge all'allungo a +4 in classifica: le sole 8 palle perse e i ben 34 tiri liberi tirati. Mai in stagione si era fatto meglio, in nessuna delle due voci. Lo si è fatto contro l'avversaria di maggior valore. Perché sono dati rilevanti?
Già molto al di sotto della media stagionale di 13.1, il dato delle 8 palle perse (eguagliando il top stagionale delle 8 con Oleggio a inizio dicembre) è reso ancora più interessante dal fatto che solo 4 sono arrivate da un giocatore che non si chiamasse Ranuzzi. Tre erano già arrivate già nel primo quarto, ma sono state solo due nell'ultimo quarto e mezzo, nel momento migliore. Certo, ci sono anche dei motivi legati al maggior impiego di un regista con le caratteristiche di Panzini piuttosto che uno con quelle di Parente; è anche vero che si è in parte cercato di correre meno rispetto al passato recente. Ma è anche vero che di fronte c'era una difesa vera, aggressiva e fisica. Che arrivava a Siena nientemeno che come la seconda migliore del girone per palle recuperate.
Si sapeva poi di trovare la squadra che gioca le partite col più alto numero di falli: ne subisce di più, ma ne commette anche di più. La Mens Sana ha chiuso col più alto numero stagionale di falli subiti, 32 (e il trio Vico-Ranuzzi-Chiacig a quota otto, dicesi otto, ciascuno) e di tiri liberi tirati: 34, ben 14 in più della media stagionale. Ne aveva tirati 33 a Pavia con 30 falli subìti. Trenta liberi tirati di recente con Monsummano con 26 falli subiti, 27 viaggi in lunetta su 23 falli ancora di recente con Varese, per dire che negli ultimi tempi, soprattutto in casa, è diventato un fattore.
Ma mai come con Cecina, quando solo 4 tiri liberi tentati sono arrivati nel primo tempo, nessuno prima del 18', ma da lì in poi il diluvio: 10 nell'ultimo minuto, la quasi totalità da metà terzo quarto in poi, guarda caso quando è girata la partita, forse anche per la capacità di muovere così il tabellone. Di certo fondamentale. Forse figlio delle mutate rotazioni, o magari di altri accorgimenti. Un'arma interessante da giocarsi. Conquistati i viaggi in lunetta, resta magari da realizzarli con una percentuale migliore del 68% di domenica con Cecina.
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