Non è per non rendere merito alla Mens Sana della partita che ha fatto con Mortara, non è per sottrarsi a un minimo di valutazioni che ne nascono (già ieri erano state anche troppe), e dunque non è neanche per mancanza di argomenti (che restano quelli affrontati anche prima di giovedì).
Ma è un sentire comune quello di voler evitare grosse sentenze dopo la prima, unica, partita in controtendenza rispetto a un mese di trend palesemente negativo. Se ne riparla dopo Torino. La trasferta del PalaRuffini però merita di cominciare a essere raccontata per un altro motivo, fuori dal campo.
E' un dato di fatto che prima l'incrocio con la "nemica" Livorno e poi la crisi montata abbiano fatto passare in secondo piano le iniziative fuori dal campo intorno alla Mens Sana, quelle legate a quello che si era chiamato "tifo sereno". C'è anche chi, con l'inizio delle difficoltà, ha cominciato a considerarle come distrazioni.
A creare la cornice stavolta saranno gli avversari, una risposta all'invito di inizio stagione di organizzare eventi collaterali per dar vita in ogni partita a una festa del basket. A disposizione dei tifosi della Mens Sana ci sono pacchetti per una giornata a Torino tra turismo, enogastronomia e basket. Per l'occasione il Cus giocherà nel più grande PalaRuffini, che ospita normalmente l'A2 Gold. Per l'occasione Mens Sana e Torino scenderanno insieme in campo con una maglia unica con la scritta "Mens Sana+Cus, insieme per il basket" a sancire il gemellaggio tra le due società (qui qualche dettaglio).
Naturale che sarà festa vera se arrivasse anche il risultato atteso, è evidente che in caso contrario all'indomani si tornerà a scannarsi. Ma è interessante che i problemi in campo non abbiano interrotto definitivamente quello che fuori dal campo (che ha a che fare con la crescita della società e il suo percorso per provare ad affermarsi come club di riferimento, in un certo senso) viaggia e deve viaggiare su un binario parallelo. Non condizionato dall'altro binario.
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