Sin da inizio stagione, e dai tempi dei fatti di Piombino e Cecina, per una serie di deduzioni quella di Livorno era stata indicata come una delle trasferte a rischio limitazioni. A quanto risulta dai riscontri di alcuni giorni fa, il rischio immotivato appare scongiurato, e l'impegno congiunto delle parti in causa di cui parla anche il Don Bosco pare andare in questa direzione.
Dalla possibilità di giocare in un impianto senza il minimo problema di capienza (da 6700 a 8000 posti a seconda della configurazione) si passa a un altro tuttora accreditato di 4200 posti, quindi senza nessun tipo di problema ad accogliere una transumanza senese, fosse anche pari alla più numerosa dell'anno. Questione di volontà.
Restano comunque i tanti motivi di interesse, molti di natura tecnica ma non solo (se n'era accennato la settimana scorsa qui) per rendere la sfida con Livorno la rivalità più interessante, anche per la tradizione delle due piazze, intorno a cui vivere questa stagione. Rispondendo di conseguenza alla chiamata di una trasferta così affascinante.
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