In questi giorni c'è stato modo di parlare del peso delle prossime due partite sul proseguimento della stagione (qui il post). Allo stesso modo in cui c'è da ragionare sulle prospettive in caso di doppia vittoria, ha senso per onestà ragionare anche sugli scenari di una doppia sconfitta.
Al momento a +4 su Livorno e +6 su Bottegone (che però non ha più turni di riposo) la Mens Sana rischia nel caso di essere raggiunta da entrambe. Più della classifica a fine andata in chiave Coppa Italia (che comunque sarebbe una bella prova generale delle partite dentro-fuori di fine stagione) peserebbe il fatto di chiudere il girone di andata - pur con tutte le note difficoltà di calendario, oltre alle comprensibili sfide di assemblaggio di un gruppo nuovo - senza aver ancora lasciato un'impronta sul campionato in linea con le aspettative.
Si parla di due campi su cui ci sta di perdere, non tanto per i soli valori tecnici perché da questa squadra ci si deve aspettare il massimo, quanto perché la prestazione sbagliata contro l'avversaria sbagliata si paga, e prima o poi è da mettere in conto (vedi Cecina). Il problema non sarebbe tanto essere ripresi in vetta in sé, quanto il fatto che si aprirebbero riflessioni più ampie su come ci si sarebbe arrivati. Che però in questo momento non ha il minimo senso evocare.
Ci penserà il campo a tracciare la via, campo da affrontare con l'attenzione di chi sa che se le due partite daranno un esito univoco, in un senso o nell'altro, potrebbero dare già oggi a dicembre una direzione alla stagione. A volte mettersi un po' di pressione addosso non dico che fa bene ma aiuta a ricordare il proprio ruolo al di là del giusto e condivisibile pragmatismo.
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