Cartoline dalla prima sconfitta

Per motivi lavorativi ho avuto la possibilità di essere tra i pochi a vedere di persona la partita di Cecina, e con essa la prima sconfitta della nuova vita della Mens Sana. Probabilmente il questore di turno ha finito per fare un piacere ai 73 arrivati in città per una cacciuccata all'ora di pranzo e ripartiti prima dell'inizio della partita. Pur senza di loro, erano comunque in 56 nel settore mensanino per quella che - se i segnali filtrati troveranno conferma - dovrebbe essere l'ultima trasferta vietata.

Mi prendo le mie responsabilità per il fatto di esserci stato stavolta, e non nelle altre (finite diversamente) :D Ma ci tengo a far notare di essere in buona compagnia, tra cui -  non starò a dirne altre - quella di un ex giocatore della Mens Sana che di nome fa Carlton. Ed è stata la prima apparizione in stagione anche della maglia verde (in verità in diverse tonalità di verde).

Attaccarsi al turno di riposo non sarebbe ai livelli di scusa mazzarriana ma quasi, perché questa Mens Sana deve essere più forte di questi fattori. E alla fine l'impatto con la partita non era stato mica negativo, ma solo normale. Certo, non è stato un approccio con cui imporre alla partita la propria consueta impronta difensiva, con quel primo tempo da 40 punti subiti.

Ma è soprattutto per i meriti di Cecina. Che ha confermato di avere numeri offensivi da squadra con l'ambizione della promozione. Ma poi - come avevo pronosticato dovesse succedere tra miglior attacco e miglior difesa - la squadra più offensiva l'ha vinta nella propria metà campo, con reattività e accorgimenti utili a ribaltare un gap di stazza comunque non abissale.