Dopo
tante chiacchiere su tutto il resto, è un peccato non parlare anche un po’ di
basket, perché è anche la settimana giusta per farlo: sabato la Mens Sana trova
la squadra a lei più vicina dopo un mese di Serie B (al netto dei due turni di
riposo già osservati da Bottegone), ovvero la Robur et Fides Varese seconda in
classifica con quattro vittorie su cinque partite. Fingendo
per un attimo che la stagione non sia ancora lunga, in campo ci sarà il meglio
della categoria, o la principale sfidante della Mens Sana.
Servirebbero altri parametri per dire se sia la sfida tra il miglior attacco e la
miglior difesa, di certo è l’incrocio tra la squadra che segna più punti
(Varese, 78.2) e quella che ne subisce meno (Siena, 49.6). Sembra strano, ma
quasi sempre in questi casi è decisivo giocarsela bene non sul proprio terreno
ma su quello avversario: subire pochi punti per la Robur et Fides (sono 69.8 di
media), segnarne molti per la Mens Sana (sono 71.4 di media).
Allenata
da Franco Passera, la Robur et Fides spalma l’attacco più prolifico del girone
su alcune individualità di alto livello (Federico Bolzonella è il secondo
cannoniere del campionato con 20.2 punti di media, stella e 30enne play visto
anche in A a Varese e Cantù) e su quasi tutte le voci statistiche offensive. Per capire gli equilibri di un attacco votato al tiro da fuori, nel tiro da due è quartultima per tentativi ma terza per percentuale (53%, prima
la Mens Sana).
E' terza per numero di tiri da tre e per percentuale (un normale 31%, ma Bolzonella ha il 42% e l'altro esterno Santambrogio il 46%),
terza per tiri liberi tirati (il lungo Luca Matteucci subisce 6 falli di media), e prima per tiri liberi segnati grazie all’81% di
realizzazione (top del girone: tra i top 5 del campionato il 91% di Matteucci e l'87% di Bolzonella), terza per assist (14.2), terza per
maggior numero di recuperi (8.4; il 18enne Matteo Piccoli 2.8 di media), quarta per minor numero di palle perse (13.2,
prima la Mens Sana con 12).
Unica sconfitta della Robur et Fides, due settimane fa a Piombino: riprova che anche le difficoltà mensanine all'esordio in campionato avevano un senso. E' stata l'unica volta in stagione in cui l'attacco fin qui esaltato è rimasto sotto i 70 punti segnati (66). Tagliando al minimo le palle perse (8), Piombino ha saputo fermarla al 40% da due, e Varese si è fermata da sola a 6/24 da tre, già sotto 43-26 all'intervallo. Alla palla a due di domani alle 18, si parte da qui.
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