Dopo la prima giornata di Serie B, anche se la riunione è della settimana prima, è tornato a far sentire la sua voce con una nota in cui chiede "che si faccia Giustizia, con la G maiuscola". Per comodità ma anche completezza, embeddo qua sotto il testo integrale
Proprio perché questo vuole essere uno spazio di spunti, che non si limita a registrare, alcune personalissime note:
- quando si parla di "inspiegabile silenzio calato sulla vicenda", quando "si chiede che, se verranno accertate precise responsabilità, si proceda secondo le norme di legge; si chiede che chi deve operare operi nella massima trasparenza" (perché non deve essere così?!) mi pare si trascuri come lavora la magistratura. In silenzio, per esempio (salvo distorsioni, o salvo eventi dirompenti nel corso delle indagini). E capace di fare il proprio lavoro anche senza che da fuori si spieghi come si fa. Anche senza timori, mi pare dicano gli eventi dell'8 maggio scorso, per fare un esempio a caso.
- si torna a parlare di "un'eventuale azione di responsabilità della Polisportiva nei confronti di chiunque abbia responsabilità nella vicenda". Il Comitato qui annuncia l'appoggio ufficiale, credo mai in discussione. Parto da qui per dire che si sente in giro (opinioni qua e là, non nel comunicato sia chiaro!) che solo così la Polisportiva si affrancherebbe dalle gestioni passate.
Riparto da qui: Non ha senso continuare a parlarne prima del tempo, a evocare questo scenario per procedere subito. Mi spiego: la Polisportiva ha già spiegato chiaramente che per un'azione di responsabilità serve che sia possibile quantificare il danno. E' noto da sempre quello patrimoniale (circa 1.3 milioni), e da luglio quello sportivo (addio a Eurolega e Serie A). Ma non si può tirare una riga fino alla chiusura dell'inchiesta, da cui potrebbe emergere altro. O altre persone.
- capisco però se si tratta di un richiamo identitario, di presenza, per tenere alta l'attenzione, per dire che non si abbassa la guardia, per lanciare un segnale. Soprattutto ai media, che vengono anche citati esplicitamente. Una presa di posizione non letterale, ma simbolica insomma. Che vale dunque come un (comprensibile, condivisibile) atto "politico", ma senza aspettarsi gli effetti reclamati. Non credo sia un obiettivo realistico caldeggiare un'accelerazione dell'azione di responsabilità o la chiusura delle indagini 'perché è il Comitato a chiederle' (virgoletta mia, non l'ha detto nessuno). E' però sacrosanto voler ricordare che l'attenzione resta alta, anche se l'interesse pare scemato (perché finalmente si può pensare al campo, deo gratias!).
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